
La Natività di ieri e di oggi
Storia della Natività (rubata) di Caravaggio
Uno dei furti d'arte più celebri della storia è stato quello perpetrato a Palermo fra il 17 e il 18 ottobre 1969. Quella notte, infatti, alcuni ladri portarono via dall'Oratorio di San Lorenzo una tela raffigurante la Natività, dipinta nel 1600 da Caravaggio.
Entrati senza troppa difficoltà, i malviventi tagliarono abilmente la tela lungo il bordo della cornice, la arrotolarono e se la portarono via.
Da allora di questo dipinto si sono perse le tracce, cancellate nell'inestricabile groviglio fra mafia e malaffare che da subito si è parato dinnanzi agli investigatori, fra false piste, testimonianze cancellate, pentiti inaffidabili eccetera.
Ancora oggi, il furto della Natività è in vetta all'elenco dei Top Ten Art Crimes stilato dall'FBI nel 2005.
La Natività, tema natalizio per eccellenza, con la Sacra Famiglia raffigurata insieme ai santi Lorenzo e Francesco, era stata commissionata a Caravaggio da un mercante, Fabio Nuti, e poi da questi portato a Palermo, dove fu collocato sull'altare del piccolo oratorio adiacente alla basilica dei francescani.
Fra il 1699 e il 1706, Giacomo Serpotta fu incaricato di realizzare gli stucchi candidi che ancora oggi ornano tutte le pareti dell'oratorio, statue allegoriche di virtù, putti giocosi e “teatrini”, rappresentazioni prospettiche a rilievo nelle quali l'artista modellò con straordinario realismo e cura del dettaglio scene della vita degli stessi santi Lorenzo e Francesco.
Oggi gli stucchi del grande maestro palermitano incorniciano una copia del dipinto caravaggesco, creata nel 2015 dall'azienda madrilena Factum Arte.
La fedelissima riproduzione è stata resa possibile anche grazie all'esistenza, a Catania, nel Museo del Castello Ursino, di una copia del dipinto realizzata dal pittore Paolo Geraci nel 1627 per conto di un tale Orazio Giancardo.
Costui, evidentemente, aveva visto sia il quadro del Caravaggio sia la “Salita al Calvario” di Raffaello, custodita nella chiesa dello Spasimo, e dunque aveva incaricato il pittore di fargliene una copia da appendere in casa propria (quella del quadro di Raffaello, però, non è stata trovata).
Un'altra copia, contemporanea stavolta, e lasciata alla libera interpretazione di un artista dei nostri tempi, è quella che da tredici anni viene svelata la notte di Natale nell'ambito del progetto NEXT, promosso dall'Associazione Amici dei Musei Siciliani. Una sorta di restituzione simbolica del capolavoro scomparso che ha visto cimentarsi nel tempo, fra gli altri, Laboratorio Saccardi, Emilio Isgrò, Alessandro Bazan, Igor Scalisi Palminteri e, lo scorso anno, Vanessa Beecroft.
Dopo l'esposizione per il periodo natalizio, l'opera viene spostata nell'antioratorio dove resta esposta al pubblico fino al 17 ottobre, anniversario del furto.
Per finire, una curiosità: insieme ad altri celebri dipinti rubati in giro per il mondo, il quadro di Caravaggio è stato inserito nella scenografia di uno degli ambienti della terza stagione della fortunata serie sul ladro Lupin, con Omar Sy.
Non sapendo dove sia, nulla vieta di lasciare spazio alla fantasia.
Informazioni aggiuntive
ORATORIO DI SAN LORENZO
- Orari
Tutti i giorni 10:00 – 18:00
24 Dicembre 10:00 – 14:00
31 Dicembre 10:00 – 14:00
01 Gennaio 14:00 – 18:00
Chiusi il 25 Dicembre e il 15 Agosto
- Biglietti
Intero: € 3,00
Ridotto: € 2,00 per i gruppi da 10 persone e per i possessori di un biglietto del Circuito del Sacro
Orari e biglietti potrebbero subire variazioni. Per aggiornamenti consultare il sito web